In questi giorni è rimbalzata su molti giornali la notizia che la supplementazione con vitamina B12 è associata ad un aumento di tumore polmonare, ed ovviamente la prima preoccupazione è stata dei vegani, che quotidianamente devono necessariamente integrare questa vitamina perché non la assumono con la dieta.
Ma vediamo cosa dice realmente lo studio. Effettuato su una popolazione di 77,118 di età compresa tra 50 e 75 anni e pubblicato sul J Clin Oncol. (2017 22:JCO2017727735. doi: 10.1200/JCO.2017.72.7735), lo studio ha evidenziato un aumento del rischio ammalarsi di tumore al polmone in fumatori che assumevano alte dosi vit. B6 e vit.B12. I partecipanti, prima di essere arruolati, hanno fornito informazioni riguardo alle supplementazioni fatte durante i dieci anni precedenti al momento, incluso il dosaggio giornaliero degli integratori presi. Ovviamente per lo studio della popolazione in oggetto sono stati raccolti altri dati riguardanti lo stile di vita (fumo, consumo di alcool), familiarità per tumori, età. Razza, peso corporeo, storia personale per patologie polmonari croniche o tumorali, uso di farmaci anti-infiammatori. I risultati dello studio hanno mostrato che la supplementazione con vitamina B6 e B12 erano correlate ad un rischio maggiore di contrarre un tumore ai polmoni (associazione non trovata nel caso dell’adenocarcinoma polmonare, unico ad avere associazione debole col fumo) ma solo nei maschi fumatori. In particolare i risultati evidenziano che i maschi fumatori che assumevano 20 mg di vitamina B6 al giorno da circa 10 anni avevano un rischio 3 volte maggiore di sviluppare un tumore polmonare, che aumentava a quattro volte, in chi assumeva vitamina B12 in quantità di 55 ug al giorno da almeno 10 anni. Perché la vitamine B6 e B12 siano associata ad un maggiore rischio, potrebbe essere spiegato dal fatto che interagiscono con la one-carbon pathway, una via metabolica che è importante per mantenere l’integrità del DNA e regolare la espressione genica: ad alte dosi di vitamina B6 e B12, potrebbero invece compromettere il normale funzionamento della pathway e promuovere la cancerogenesi.
Non è una novità che la supplementazione con antiossidanti possa aumentare incidenza di cancro nei fumatori. Uno studio effettuato su 29133 fumatori, una supplementazione di 30 mg di betacarotene, combinata con vitamina A (retinolo) è risultata con un aumento del rischio del tumore polmonare, dato confermato da un altro studio successivo in cui il dosaggio di beta-carotene era di 20 mg al giorno (J Natl Cancer Inst. 1996 Nov 6;88(21):1550-9; J Nat Cancer Inst 2004; 96:1743-50) . Nello stesso studio la supplementazione aumentava rischio di tumore quello gastrico in esposti all’amianto (Int J Cancer. 2010 Jul 1;127(1):172-8). La supplementazione con vitamina E e aumentava del 17% il rischio di tumori alla prostata e I soggetti con elevate livelli di selenio plasmatico aveva un rischio aumentato per questa patologia (Trial SELECT,. JAMA 2009;301:39–51.
La supplementazione con antiossidanti non è cosi sicura se non necessaria. Questo studio ribadisce che in base alle condizioni individuali, gli anti-ossidanti o vitamine possono agire in modo diverso e anche non protettivo, contrariamente a quanto si creda, e che supplementazione nel caso di protezione tumori spesso può essere negativa. Anche le raccomandazioni del World Research Cancer Fund (http://www.wcrf.org), ribadiscono che vitamine e antiossidanti devono essere assunte con la dieta e non con integratori. In realtà la cancerogenesi può essere innescata da alterazioni dell’equilibrio del sistema redox,ed un antiossidante può fungere da tale a basse concentrazioni, ma se queste diventano troppo elevante, diventa un ossidante
E i vegani? La vitamina B12 è indispensabile per l’organismo e una carenza può causare a gravi forme di anemia e gravi disturbi del sistema nervoso, che si manifesta con irritabilità, mal di testa, depressione, diminuzione delle facoltà mentali (difficoltà di concentrazione, deficit di memoria), alterazioni dell’equilibrio. Pertanto una dieta restrittiva quale quella vegana, implica che si debba assumere vitamina b12 per non incorrere in una grave carenza. Certamente Integrare quando è necessario è diverso da integrare quando non lo è ossia quando si assumono già vitamine con la dieta
Carenti non solo i vegani: una carenza di vitamina B12 può manifestarsi anche in chi ha fatto un bypass gastrico, in chi ha il morbo di Crohn, negli anziani per ridotto assorbimento, in chi ha subito una resezione del digiuno, acloridria (assenza di acido cloridrico nello stomaco, che può essere causata anche dall’assunzione degli inibitori della pompa protonica, farmaci utilizzati nel trattamento del reflusso gastroesofageo e dell’ulcera peptica
Come sapere se siamo carenti: chi può sospetta una carenza di vitamina B12 può eseguire un semplice esame del sangue, e dosarla. Importante sapere che la Holotranscobalamina (HoloTC) è la forma attiva della vitamina B12 e il dosaggio di questa forma indica in modo più preciso e precoce un eventuale status di carenza. Se carenti è necessario integrare la vitamina B12 ( 1000 ug/die per qualche mese) e nel caso una raccomandazione, se fumatori, meglio smettere, tanto il fumo comunque fa male alla salute
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