Via dalle scuole bibite gassate ad elevato contenuto di zuccheri entro il 2018


Non più Coca Cola, Pepsi, Fanta e Sprite nei distributori delle scuole, questa è la decisione volontaria degli stessi produttori, riunitisi a Bruxelles, attraverso l’UNESA, associazione europea di categoria,  che rappresenta i principali marchi di bevande analcoliche. Una presa di posizione mirata ad un atteggiamento più salutistico dell’industria  e che smetterebbe di alimentare il controsenso che da anni si verificare nelle scuole, nelle quali se da una parte si mettevano in atto programmi ministeriali di educazione alimentare per crescere in salute, dall’altra ospita questi distributori di bevande e snack che sono l’opposto di una dieta corretta

Il blocco inizierà in modo progressivo dal 2018 ed  entro la fine dell’anno si attuerà   in tutti i 28 membri dell’Unione Europea, e coinvolgerà oltre 50mila scuole secondarie e 40 milioni di studenti. L’iniziativa  prevede anche che dal 2019  si vendano solo bibite senza zuccheri aggiunti, presumibilmente succhi di frutta. 

A questa iniziativa, si aggiunge l’impegno delle aziende produttrici di  i ridurre ulteriormente gli zuccheri aggiunti nelle bevande gassate e zuccherate, di un ulteriore 10% entro il 2020, che fa seguito al taglio del 12% già applicato tra il 2000 e il 2015. Un provvedimento benvenuto, di responsabilità verso la salute  di bambini e adolescenti,  e di tutela dell’ambiente scolastico per evitare il marketing nei canali diretti ai bambini sotto i 12 anni.  Ma  forse un provvedimento tardivo, in Italia circa il 10% dei bambini di età 6-10 anni è obeso e il 21,3% in sovrappeso; in più, circa  il 20% dei genitori dichiara che i figli non consumano quotidianamente frutta e verdura, mentre il 36% consuma ogni giorno bevande zuccherate. E sappiamo che il consumo di  bevande zuccherate non solo è una delle cause dell’obesità, ma anche di diabete. C’è  un bel  lavoro da fare in termini di educazione alimentare.

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