Sostituire l’olio di palma non basta per rendere di buona qualità un alimento. E il plumcake integrale Mulino Bianco ne è una prova. Nonostante l’articolo pubblicato dal Fatto Alimentare http://www.ilfattoalimentare.it/plumcake-integrale-mulino-bianco.html, in cui si elogiava l’azienda per lo sforzo nel migliorare il prodotto, che poi è sostanzialmente si risolve solo nella sostituzione dell’olio di palma con olio di girasole, io trovo che sia un prodotto da evitare se non si vuole correre il rischio di ingrassare.
L’azienda gioca sull’aspetto salutistico della farina integrale e zucchero di canna il prodotto ha come primo ingrediente lo zucchero (bianco) e se leggessimo bene l’etichetta nutrizionale vediamo che in ogni plumcake ci sono più zuccheri semplici (9,6g) che fibre (1,6g). in Etichetta troviamo anche lo zucchero di canna (ben diverso da quello integrale) e oligo-fruttosio un altro zucchero.
Falso integrale: anche in questo caso non è farina integrale, ma farina di frumento raffinata a cui viene aggiunta di crusca: in questo modo però la farina non ha le stesse proprietà di una farina integrale vera e la crusca può risultare più irritante per l’intestino.
Aromi: presenti in tutte le merendine esaminate cosi definiti in etichetta trattasi di sostanze chimiche aggiunte per dare sapore. Comprende sia gli aromi natural-identici (uguali a quelli naturali ma prodotti in laboratorio) e anche quelli artificiali ossia prodotti in laboratorio a partire da sostanze chimiche. Poiché la nuova normativa sulla definizione degli aromi in etichetta darebbe la possibilità di specificare se sono naturali, natural-identici o artificiali, in genere utilizzano la dicitura generica AROMI, quei produttori che non intendono riportare sull’etichetta le diciture specifiche previste dalla norma, quindi fa sottintendere che forse non sono naturali, ma più artificiali- molecole sconosciute non dichiarate
Presenza costante di mono e digliceridi degli acidi grassi in tutte le merendine prese in esame. Vengono prodotti sinteticamente a partire dal glicerolo e dai singoli acidi grassi, o ricavati da sottoprodotti dell’industria olearia, ossia scarti, di materia prima. Poichè non sappiamo che percentuale di acidi grassi saturi, insaturi ed idrogenati, vengono utilizzati per fare i mono e digliceridi è difficile esprimersi in termini di sicurezza alimentare in quanto potrebbero utilizzate miscele di mono e digliceridi ricche di acidi grassi trans, quelli che alcuni paesi europei hanno vietato per la accertata associazione con l’incidenza di malattie cardiovascolari infarto e ictus, ma che l’Italia per ora limita solamente. Hanno una funzione emulsionante e stabilizzate, ma anche antiossidante, gelificante e di supporto per coloranti, e sono GRASSI, che possono essere vegetali ma anche animali, quindi prevalentemente saturi. La presenza è indice di bassa qualità.
75% di grassi saturi in meno: vero la sostituzione di olio di palma contribuito a ridurre i grassi saturi, ma questo non vuol dire che l’olio di girasole qui usato sia più sano
Ove non specificato “spremuto a freddo” infatti l’olio di girasole utilizzato per prodotti dolciari industriali è prodotto ottenuto per processo di raffinazione che prevede una serie di trattamenti, (estrazione con solventi, esano ed eptano, degommazione, decolorazione, deodorazione con cui vengono perse gran parte delle vitamine e dei minerali. Col processo di deodorazione che avviene a 240-270° invece si possono formare gli acidi grassi “trans”. Le quantità di acidi grassi trans di produzione industriale (TFA) presenti negli alimenti, sono stati associati ad un maggior rischio di malattie cardiovascolari, la sterilità, il morbo di Alzheimer, il diabete e l’obesità per i consumatori.
La Danimarca è stata il primo paese europeo a limitare il contenuto di grassi trans con una legge nel 2003. Seguita dall’ Austria (2009), Ungheria (2013) e Lettonia (2015). In Italia non abbiamo imposto limiti, ne è possibile indicare la presenza di trans a titolo volontario
Morale: io non credo sia cosi salutare e non lo consiglierei né a bambini né ad adulti
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