Più grasso corporeo e maggiore rischio di tossicità da pesticidi


Il fatto che l’esposizione ai pesticidi ed inquinanti organici sia pericolosa per la salute è ormai cosa nota. Altrettanto noto è che, nonostante ciò, sono ancora presenti molti pesticidi nei prodotti che finiscono nella nostra tavola, come riportato da ‘Pesticidi nel piatto’ 2012 a cura di Legambiente. Meno noto invece è che essere magri o grassi può fare la differenza nella suscettibilità a tali sostanze. E’ quanto emerge da una review pubblicata sulla rivista Environmental Health Perspectives (121(2):162–169, 2013) in cui si evidenza come il tessuto adiposo, (grasso) non svolga solo un ruolo di deposito, ma  agisca come modulatore di risposte metaboliche prendendo parte a molte funzioni fisiologiche. L’articolo focalizza l’attenzione su come, certi inquinanti organici, tra cui alcuni pesticidi organo-clorurati, e molte altre sostanze chimiche utilizzate dall’industria, siano prevalentemente ‘attratte’ dal tessuto adiposo, che ne costituisce il target. Grazie a questa affinità, il ‘grasso’ sequestra velocemente e immagazzina pesticidi organici, sostanze tossiche associate ad alterazioni del sistema endocrino, riproduttivo, immunitario e cancro, limitandone cosi l’esposizione di altri tessuti. Una volta immagazzinati, a lungo termine,  il grasso stesso può diventare una fonte di esposizione cronica a queste sostanze, soprattutto in fase di dimagrimento, quando il grasso viene mobilizzato.Cosi potrebbe accadere che il grasso di per se’ diventi ‘tossico’, soprattutto se l’esposizione ai pesticidi è avvenuta nei periodi di particolare suscettibilità, come il periodo intrafetale, perinatale o nel periodo di sviluppo puberale. La esposizione durante lo sviluppo potrebbe agire sui geni modificandone il ruolo, con effetti che si manifesteranno solo a lungo termine: questo meccanismo potrebbe spiegare perché alcuni pesticidi siano obesogeni, aumentando il rischio di obesità, condizione che a sua volta è già correlata con sviluppo di patologie cardiovascolari,  diabete e cancro. Inoltre, i pesticidi organici inducono una infiammazione nel tessuto adiposo, anch’essa associata a patologie cardiovascolari. Sebbene servano ancora molti studi di popolazione per chiarire secondo quali meccanismi i pesticidi organoclorurati siano obesogeni, si può comunque suggerire che l’utilizzo di prodotti biologici, la prevenzione all’esposizione a pesticidi o inquinanti ambientali, sopratutto durante la gravidanza, il mantenere un peso nella norma in età adulta,  siano strumenti utili per prevenire i meccanismi di lipotossicità indotte da queste sostanze.

 

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