Negli ultimi anni si parla molto di microbiota e di come un microbiota biodiverso, ossia ricco di specie, sia associato maggiormente ad uno stato di salute. Sia l’alimentazione, che lo stile di vita che l’utilizzo di famaci, il parto, l’allattamento influenzano il nostro microbiota, ed il cibo ha una grande capacità di modularlo. La perdita di biodiversità è associata ad uno stato di disbiosi, che è stata associata a varie patologie, da quelle allergiche, al diabete al Crohn, all’autismo, al diabete di tipo2 e al tumore al colon. Analogamente, uno studio condotto su pazienti in trattamento per melanoma, ha dimostrato che chi ha un miglior microbiota risponde meglio alle chemioterapie. Avere un microbiota biodiverso quindi è importante per la nostra salute, ma sempre più difficile: infatti nella nostra alimentazione, sono entrati sempre più cibi industriali, che hanno subito processi di trasformazione, che li hanno resi cibi morti e nei cibi che potremmo consumare crudi invece, come frutta e verdura la modalità di produzione che è stata la più utilizzata nei recenti anni, ossia l’agricoltura con ampio uso di pesticidi, ha alterato il microbiota delle stesse piante, rendendole meno ricche di varietà microbiche, che potrebbero essere utili per chi le mangia.
Cambia se frutta e verdura sono prodotti con agricoltura biologica? Sembra proprio di si da questo studio che è stato fatto confrontando delle mele prodotte con pesticidi ( convenzionali) o con agricoltura biologica. Lo studio ha valutato la composizione di microorganismi (108) in tutti i tessuti del frutto (gambo, buccia, polpa di frutta, semi e calice), ed è interessante notare che la polpa e i semi di frutta erano punti più ricchi di specie batteriche mentre la buccia era meno colonizzata.
Mangiando una mela , possiamo introdurre approssimativamente di 100 milioni di numeri di specie microbiche, e la quantità di queste non è risultata diversa tra mele biologiche e convenzionali. La importante differenza sta nel fatto che le mele biologiche presentavano un microbiota più diversificato, più uniforme e distinto rispetto a quelle convenzionale; l’abbondanza di quasi il 40% di batteri generi e ordini differivano significativamente tra le mele prodotte biologicamente e quelle convenzionali, suggerendo che le mele BIO presentano presumibilmente effetti favorevoli per la salute, contribuendo ad arricchire il microbiota di chi le mangia. E’assai noto che i pesticidi sono detti BIOCIDI, uccidono anche le specie microbiche amiche che potrebbero essere utili, producendo un danno ambientale enorme, con la contaminazione delle acque e terreni, ed esponendo a rischio la popolazione che vive a ridosso delle coltivazioni. Inoltre, diversi studi hanno dimostrato che residui di pesticidi, che arrivano all’intestino, alterano profondamente il microbiota, e inducendo una disbiosi Recentemente uno studio francese aveva dimostrato che mangiare bio riduce il rischio di tumori, e forse il microbiota più ricco dei prodotti bio potrebbe essere una delle possibili spiegazioni.
Birgit Wassermann et al. An Apple a Day: Which Bacteria Do We Eat With Organic and Conventional Apples? Front. Microbiol., 24 July 2019 | https://doi.org/10.3389/fmicb.2019.01629
XianlingYuan et al. Gut microbiota: An underestimated and unintended recipient for pesticide-induced toxicity . https://doi.org/10.1016/j.chemosphere.2019.04.088
Alleva R et al. Mechanism underlying the effect of long-term exposure to low dose of pesticides on DNA integrity. Environ Toxicol. 2018 Apr;33(4):476-487. doi: 10.1002/tox.22534. Epub 2018 Jan 23.
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