Industrie alimentari interferiscono sulle Lineeguida Americane per la sana alimentazione: lo denuncia un report di Corporate Accountability


Corporate Accountability, e’ un gruppo che opera per promuovere la salute, con attenzione all’ambiente, ai cambi climatici e promuovendo il consumo di cibo sano. In un rapporto pubblicato questa settimana, in coincidenza con la riunione annuale degli azionisti della Coca-Cola, viene denunciato che più della metà delle persone che fanno parte dell’ Advisory Commettee che detta le Linee guida Dietetiche Americane per il 2020,  ha legami con l’International Life Sciences Institute (ILSI), i cui finanziatori includono Coca Cola e altre società. ILSI è un istituto fondato da un dirigente della Coca-Cola 40 anni fa nel Stati Uniti come associazione senza scopo di lucro e opera in tutto il mondo.

Nel report vengono sottolineati i punti importanti che sono:

l’ILSI opera in pieno conflitto di interesse e la sua partnership con i governi ha contribuito ad  oscurare l’impatto sulla salute pubblica delle bevande zuccherate e del cibo spazzatura

il 40% delle pubblicazioni nel periodo 2013-17 prodotte dall’ ILSI del Nord America sulla nutrizione non contenevano dichiarazioni di conflitto di interesse anche se in realtà avevano preso fondi dalla aziende

Nel 60% delle pubblicazioni in cui veniva dichiarato “nessun conflitto di interesse” , in realtà alcune delle pubblicazioni erano state chiaramente finanziate o supportate da ILSI

L’attuale consiglio di fondazione di ILSI North America viola principio 1 della sua politica sul conflitto di interessi, in quanto superiore al 50% dei componenti del suo consiglio detiene un’affiliazione con il settore privato.

  • ILSI ha offerto una guida diretta al governo argentino aggiornare il suo database nazionale sulla composizione degli alimenti.
  • ILSI India ha prodotto studi in “partnership” con istituti di ricerca governativi che sistematicamente hanno denigrato o negato gli effetti sulla salute di cibi tradizionali, invece di concentrarsi sugli effetti dannosi della soda e gli alimenti trasformati e il loro impatto dannoso sulla salute pubblica.

Il presidente e vice presidente della Sottocommissione Gravidanza e Allattamento e quella che si occupa nello specifico della Nascita fino a 24 mesi di età, sono scienziati affiliati a ILSI con legami con aziende produttrici di cibo e bevande transnazionali, in forte conflitto di interesse.

Pertanto gli autori del report, chiedono che le aziende e il mondo accademico rilascino una dichiarazione pubblica “che condanni l’interferenza dell’ILSI nei progetti rivolti alla salute pubblica, ove sono stati promossi cibi spazzatura. I governi sono chiamati a vietare che membri dell’ILSI o esponenti di industriali possano essere coinvolti nella stesura delle linee guida per la alimentazione.

Il report mette in luce come, non solo in America ma in molti stati del mondo troppo spesso l’industria alimentare, esercita una pressione che può distorcere a suo favore, la comunicazione su corretta alimentazione e stato di salute. In Italia, la forte influenza delle aziende si può vedere dai numerosi messaggi pubblicitari, rivolti ai bambini e adolescenti, in cui claim come  la “colazione da campione” associava la famosa crema di nocciola in realtà ricca di zuccheri e grassi al calciatore della nazionale,  in cui bevande gassate e zuccherate, come la Coca-Cola, sono associate a modelli di magrezza e sportivi, quasi ad intendere che siano bevande “indispensabili” ad uno stile di vita sano. E certamente il costante impegno di Coca-Cola per essere partner di uno degli sport più popolari, come il calcio, diventando anche sponsor di UEFA EURO 2020, (sospesa causa coronavirus), consolida il sodalizio dell’immagine dello SPORTIVO in forma con la celebre bevanda: ma la realtà e assai diversa. Se pensiamo che il contenuto di zucchero in una lattina e’ ben 35 grammi, con una sola lattina si supera di ben 10 g, l’intake giornaliero di zuccheri consigliato dall’OMS, di 25 g, più che a stare in forma, contribuisce al sovrappeso e obesità. In Italia circa e’ obeso il 10% dei ragazzi fra i 10 e i 19 anni, il 20,5%, tra i 5 e 9 anni dei bambini e il 14,9% delle bambine. Dal punto di vista sanitario e’ un dato molto preoccupante,  perche’ un bambino obeso è un soggetto che quasi certamente svilupperà patologie di vario genere da adulto e in particolare, il diabete,  è in continuo aumento ed sarà probabilmente una delle patologie ad elevata incidenza nella popolazione futura.

BMJ 2020; 369 doi: https://doi.org/10.1136/bmj.m1666 (Published 24 April 2020)

Food and soft drink industry has too much influence over US dietary guidelines, report says

Precedenti Vitamina D e Covid-19: una review sottolinea perche' potrebbe avere un ruolo importante
Nuovi Vitamina C e salute. Quanta ne serve davvero per ottenere i massimi benefici

Nessun Commento

Scrivi un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *