Gravidanza e rischio gestosi: nuovo studio conferma l’importanza di mangiare BIO


 L’importanza di consumare alimenti biologici in gravidanza  è oggi riconosciuta una precauzione importante per evitare l’esposizione del feto ai pesticidi, sul quale l’effetto tossico di queste sostanze può causare serie conseguenze immediate o in età successive.  Il ruolo dell’alimentazione in gravidanza e lo stato di salute materno sono quindi due fattori fondamentali per la salute del nascituro. La preeclampsia, nota anche come gestosi, è una una condizione patologica della gravidanza  che si manifesta con precisi  segni clinici quali edema, proteinuria o ipertensione, che si verifica con una incidenza del  2-8%. Caratterizzata da disfunzione endoteliale, alterazioni della placenta, elevato  stress ossidativo ed infiammatorio, è causa di complicanze serie sia per il feto che per la gestante. Sebbene la eziopatogenesi sia ancora incerta, sembra che i principali fattori di rischio  della preeclampsia  siano:  prima gestazione,  obesità materna, fattori di rischio cardiovascolari, ipertensione e alimentazione materna. Una dieta ricca di frutta, verdura, olio extravergine di oliva e cereali integrali diminuisce il rischio di preeclampisa, ma non solo.  Un nuovo studio, ha posto l’attenzione sul ruolo degli alimenti biologici nella prevenzione di questa patologia.

Lo studio effettuato da un gruppo norvegese e recentemente pubblicato sulla rivista internazionale BJM, 2014, ha preso in esame 28.192 donne in gravidanza, tra cui il 5,3%  (1491) risultava affetta da preeclampsia. Sulla base dei risultati ottenuti, i ricercatori hanno concluso che le gestanti che mangiavano spesso o prevalentemente alimenti  di Agricoltura Biologica  presentavano un rischio più basso di incidenza di questa patologia, rispetto a quelle che dichiaravano  di non consumarne mai o solo raramente. In particolare  dallo studio emerge che soprattutto  il consumo di verdure biologiche, e non di verdure in genere, riduceva il  richio pre-eclampsia, suggerendo che non è sufficiente indicare alle gestanti un maggiore consumo di frutta e verdura per apporto di micronutrienti, vitamine e fibre, ma che è importante che siano BIO. Dato che la preeclampsia è una patologia caratterizzata da  elevata infiammazione e stress ossidativo, il ruolo preventivo del consumo di verdura BIO può essere legato alla minore esposizione ai pesticidi, all’introduzione di metaboliti secondari delle piante, ossia maggiori sostanze antiossidanti presenti in concentrazioni più elevate nei prodotti biologici grazie al tipo di coltivazione senza utilizzo di pesticidi sistemici, ed all’impatto sulla microflora intestinale,  il microbiota. E’ noto infatti che i pesticidi, come il clorpirifos molto utilizzato nella coltivazione intensiva di frutta e verdura, alterano la permeabilità intestinale, creano infiammazione col rilascio di sostanze tossiche dall’intestino al circolo sanguigno, condizione che influenza lo stato immunitario generale, predisponendo l’individuo ad ammalarsi più facilmente. Inoltre è da ricordare che i pesticidi organoclorurati  sono interferenti endocrini, ed  una elevata esposizione a queste sostanze è associata a sviluppo di obesità, che è riconosciuta come uno dei fattori di rischio per la preeclampsia. E’ sempre più evidente, quindi,  che l’alimentazione svolge un ruolo chiave nella salute da adulto  e che le prime basi sono durante l’età fetale: ogni futura mamma dovrebbe essere consapevole dell’importante eredità che darà al nascituro e pertanto dell’importanza di alimentarsi correttamente rispettando i giusti fabbisogni e di scegliere gli alimenti Biologici, evitando quanto possibile alimenti con pesticidi o additivi che ne riducono la qualità e valore nutrizionale.

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