Dieta Biologica si conferma efficace nel ridurre esposizione ai pesticidi. L’esperimento sulla famiglia romana


I prodotti Bio sono protettivi? Sono migliori? Rispondere a queste domande è spesso difficile. Sicuramente quello che possiamo dire che  una dieta biologica, protegge dall’esposizione a pesticidi e questo non è certo poco considerando che si parla di sostanze tossiche, e inducono disturbi al metabolismo, sono neurotossiche, oltre che essere probabili cancerogene. Parliamo di Clorpirifos, Piretroidi e glifosato, come è emerso dai risultati ottenuti dal monitoraggio urinario condotto su una famiglia romana, composta da madre, padre e due bambini di 7 e 9 anni, nell’ambito della campagna #ipesticididentrodinoi – promossa da FederBio con ISDE-Medici per l’Ambiente; Legambiente, Lipu e WWF Italia -erano stati trovati nelle urine di tutti i componenti familiari. Dopo 15 gg di una dieta 100% bio, l’esposizione a pesticidi si riduce notevolmente, sotto i livelli di rilevabilità  nell’80% dei test effetuati (https://www.youtube.com/watch?v=6NQjvk8XFSA)

Dopo la dieta biologica, il glifosato non è più presente visto che le sue concentrazioni urinarie sono sotto la soglia di rilevabilità. La dieta biologica, riduce anche l’esposizione ai piretroidi in tutti i componenti familiari: solo un metabolita il Cl2CA, in Marta resta sopra la soglia di rilevabilità.

Sia nella mamma che nel bambino di 7 anni, Giacomo, le concentrazioni urinarie di clorpirifos, si riducono notevolemente, e in Giacomo in particolare si passa da 5 ug/g di creatinina a 1,8 ug/gdi creatinina, mentre nel padre Giorgio, dopo la dieta non abbiamo più tracce rilevabili. Solo Stella dopo la dieta ha valori di clorpirifos analoghi: in questo caso è possibile che sia dovuto ad una minore capacità di detossificare, nonostante la dieta biologica. E qui si capisce quanto sia importante il principio di precauzione, soprattutto per quello che riguarda i bambini, che non dovrebbero essere esposti, eppure lo sono più degli adulti se pensiamo che il clorpirifos è presente come residuo soprattutto nella frutta, che i bambini mangiano più degli adulti preferendola spesso anche alle altre verdure,

Analogamente a quanto trovato anche in un analogo esperimento svedese, fatto qualche anno fa su una famiglia svedese, i componenti detossificano diversamente, e sebbene anche in questo caso, la dieta biologica, abbassava fino ad annullarne completamente la presenza di alcuni pesticidi nelle urine in qualche caso erano ancora presenti sebbene in concentrazioni notevolmente più basse. Che considerazioni possiamo fare? Sicuramente la dieta ha un ruolo importante nell’esposizione ai pesticidi, pertanto tutti dovremmo poter accedere ad alimenti biologici, soprattutto i bambini, che dovrebbero poter mangiare alimenti biologici e di qualità anche nelle mense  scolastiche. Come dimostrano alcuni lavori scientifici, l’esposizione a pesticidi, varia molti attraverso i consumi di certi alimenti : ad esempio è stato osservato che bambini che mangiavano petto di pollo convenzionale più di 3 volte a settimana, avevano livelli urinari di permetrina maggiori dei compagni che i cui consumi erano meno di 3 volte a settimana. Analogamente, elevati livelli di clorpirifos urinari sono stati osservati in bambini il cui consumo di mele e succo di mela era maggiore di 3 volte a settimana,  rispetto a consumi inferiori a 3 volte.  Nel caso del glifosato ad esempio, in tutti i componenti della famiglia romana, il glifosato scompare del tutto dopo la dieta biologica, ma  a quanto pare non siamo riusciti a farlo scomparire dall’Europa, per ora.

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