Torniamo a parlare di zucchero, con un altro studio pubblicato qualche giorno fa, mirato a capire l’associazione tra il consumo di bevande zuccherate (bevande zuccherate con zucchero e succhi di frutta al 100%), bevande dolcificate artificialmente e rischio di cancro. Nello studio di coorte NutriNet-Santé, (2009-2017), sono stati inclusi complessivamente 101.257 partecipanti di età ≥18 anni (età media: 42,2). I consumi di bevande zuccherate e bevande zuccherate artificialmente sono stati valutati monitorando i consumi giornalieri, (recall 24-h ripetuti) progettati per registrare il consumo abituale da parte dei partecipanti dei partecipanti di circa 3.300 diversi cibi e bevande. Sono stati considerate 97 tipologie di bevande zuccherate, tra cui bevande analcoliche gassate e non gassate, sciroppi, succhi di frutta al 100% (senza zuccheri aggiunti), bevande alla frutta, bevande calde zuccherate, bevande dolcificate con lattosio, bevande sportive e bevande energetiche che comprendevano contenenti oltre il 5% di carboidrati semplici, Il contenuto medio di zucchero per le bevande zuccherate era di 10,7 g /100 ml. Il gruppo di bevande zuccherate è stato quindi suddiviso in succhi di frutta al 100% (livello di zucchero medio 10,3 g / 100 ml) e altre bevande zuccherate (zucchero medio 10,9 g / 100 ml). Il gruppo di bevande dolcificate artificialmente comprendeva tutte le bevande contenenti dolcificanti non nutritivi, come bibite dietetiche, sciroppi senza zucchero e bevande dietetiche a base di latte.
Le associazioni tra consumo di bevande e rischio di carcinoma generale, mammario, prostatico e del colon-retto sono state valutate, e aggiustate per escludere altri fattori di rischio nell’analisi. Il consumo di bevande zuccherate era significativamente associato al rischio globale di cancro (n = 2.193 casi, con un significativo aumento del rischio di cancro in genere ogni 100 ml di bevande zuccherate giornaliere (hazard risk -HR per un aumento di 100 ml / d = 1,18, intervallo di confidenza al 95% da 1,10 a 1,27, P <0,0001) e rischio di cancro al seno (n = 693 casi, HR per un aumento di 100 ml / d = 1,22, intervallo di confidenza al 95% da 1,07 a 1,39, P = 0,004).Tuttavia non è invece emersa alcuna correlazione tra consumo di bevande dolcificate artificialmente non era associato al rischio di cancro. In specifiche sotto-analisi, il consumo di succo di frutta al 100% era significativamente associato al rischio globale di cancro (n = 2.193 casi, sHR per un aumento di 100 ml / d = 1,12, intervallo di confidenza al 95% da 1,03 a 1,23, P = 0,007). Lo studio prospettico nuovamente punta il dito su bevande zuccherate, e concludendo che il consumo di bevande zuccherate è positivamente associato ai rischi complessivi di cancro e di cancro al seno. Da notare che anche i succhi di frutta al 100% erano associati positivamente al rischio globale di cancro. Questi risultati che necessitano di riconferma, devono essere replicati in altri studi prospettici su larga scala, suggeriscono che le bevande zuccherate, che vengono consumate in maniera massiccia nei paesi occidentali, possano potenzialmente rappresentare un fattore di rischio modificabile per la prevenzione del cancro.
Messaggi chiave: Lo studio suggerisce che le bevande zuccherate largamente consumate nella dieta occidentale, possono rappresentare un fattore di rischio modificabile per la prevenzione del cancro. Restano pertanto importanti programmi di educazione nutrizionale, finalizzati a ridurre/evitare il consumo di zuccheri e bevande zuccherate, fin dall’età pediatrica incoraggiando il consumo di bevande non zuccherate, yogurt naturali e una dieta non ricca di zuccheri può rappresentare un fattore di prevenzione importante
Sugary drink consumption and cancer risk: results from NutriNet-Santé prospective cohort
E Chazelas, B Srour, E Kesse-Guyot, C Julia, V Deschamps, P Galan, S Hercberg, P Latino-Martel, M Deschasaux, M Touvier European Journal of Public Health, Volume 29, Issue Supplement_4, November 2019, ckz185.126, https://doi.org/10.1093/eurpub/ckz185.126
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