L’alimentazione fin dalla prima infanzia è fondamentale per lo stato di salute, anche a lunga scadenza, tanto che è nell’infanzia e adolescenza che poniamo le basi per la salute da futuri adulti. E questo assume un’importanza fondamentale se pensiamo che l’esposizione a fattori di rischio durante l’infanzia aumenta la probabilità di una morbilità o mortalità del cancro nell’età adulta. Questi fattori di rischio vanno cercati in ambito familiare, nel nucleo dove i bambini crescono. Ma non sempre i genitori riescono per motivi di lavoro ad essere presenti nelle varie fasi delta giornata e sempre più spesso i bambini sono affidati ai nonni: si stima che circa un quinto degli 0-12 anni in Australia e un quarto dei bambini in età prescolare negli Stati Uniti sono regolarmente seguiti dai nonni. In Inghilterra, si stima che la cura di nipotini da parte dei nonni consenta ai genitori di risparmiare circa 1700 miliardi di sterline all’anno in costi per l’infanzia, e in Grecia, Italia e Spagna sono dei veri cardini in supporto ai genitori, rappresentando dopo la scuola, le persone con cui sono più a contatto i bambini durante la giornata, e quindi svolgono un ruolo chiave nelle abitudini alimentari dei bambini. Tuttavia secondo una recente meta-analisi pubblicata su PlosOne, in cui sono stati valutati 56 studi scientifici condotti in diversi paesi Europei e non, è emerso che i nonni hanno una influenza importante sulla dieta dei nipoti ma anche sull’attività fisica. Dallo studio è emerso che la necessità di affidarsi ai nonni spesso porta alla prevalenza delle loro regole e non a quelle dei genitori, con un impatto negativo sulla educazione alimentare dei nipoti, a causa di diverse abitudini alimentari dei nonni, divergenti da quelli dei genitori, e distanti da una dieta appropriata per i nipoti. Dallo studio emerge anche che, spesso, i nonni tendono a dare cibi ricchi di zuccheri o grassi e pasti e porzioni troppo abbondanti, creando spesso un senso di frustrazione nei genitori che preferiscono dare cibi più sani ai propri figli. Dallo studio emerge che i nonni hanno quindi un impatto negativo sul peso corporeo dei nipoti e sulla qualità della dieta, mentre sull’attività fisica, se i nonni sono attivi facilitano incoraggiano e sono di supporto ai genitori per accompagnare i nipoti a praticare attività fisica, mentre incoraggiano attività sedentarie se loro stessi poco avvezzi al movimento
Perché i nonni avrebbero un impatto negativo su peso e qualità della dieta
Le cause di questi risultati sono state riassunte in 3 principali comportamenti che sono comuni a molti nonni che sono:
-Spesso i nonni sono di supporto nell’acquisto e preparazione dei pasti, aprtendo da cibi freschi e questo sebbene sia un fatto positivo, può facilitare però la scelta da parte dei nonni di alimenti non sani o l’abbondanza del pasto
– Alimentazione eccessiva e non raccomandata: i nonni spesso ritengono che la sovralimentazione e l’eccesso di peso sono segni di salute e che questa sia una risposta alla povertà e alla fame vissuta nella loro giovinezza, quando essere troppo magri era indice di malattia, senza pensare che oggi i bambini in sovrappeso o obesi sono a rischio per tante patologie sia pediatriche che da adulti
– Utilizzo del cibo come controllo/amore/premio; i nonni che usano il cibo per dimostrare il loro amore per il loro nipote e ciò include anche fornire alimenti proibiti dai genitori. I nonni spesso usano anche il cibo come mezzo attraverso il quale controllare il comportamento dei nipoti e premiarli per i risultati raggiunti (se fai il buono ti do’ la merendina, ma non lo diciamo a mamma e papà)
Aumentare la consapevolezza ed educare i nonni ad un diverso stile alimentare
Dal punto di vista affettivo i nonni sono una risorsa importante ed hanno una influenza significativa su quelli che sono i comportamenti alimentari che i bambini avranno da adulti, soprattutto se per motivi di lavoro i genitori li affidano loro per molto tempo e per l’ora dei pasti. E’ necessario che i nonni, siano informati che oggi lo zucchero non nutre il cervello, ma le cellule tumorali, e più zucchero insegniamo a consumare più aumentiamo la possibilità al bambino di incappare in una patologia tumorale da adulto. Il consumo di zuccheri in età pediatrica mediante il consumo di merendine o peggio bevande zuccherate, succhi, induce già nel bambino steatosi epatica (fegato grasso). Oltre agli zuccheri, è importante non abituare troppo i bambini al consumo alimenti trasformati, o ricchi di additivi o sale.
Qualche consiglio per i nonni
Attenersi a porzioni consigliate per l’età: se mangia troppo il tuo nipotino non cresce prima ma ingrassa
Variare le merende: non sempre è necessario il dolce o la pizza, ma proporre anche frutta e yogurt con frutta fresca o mandorle o nocciole o pane e olio
Assicurarsi sempre di dare le verdure ad ogni pasto: queste sono davvero indispensabili per la salute: fin da piccoli i bambini che consumano verdure hanno unrì rischio molto più baso di ammalarsi di tumore
Integrale non è solo per gli adulti: anche i bambini possono mangiare riso integrale o pasta integrale, o farro.
Piatti unici: ricordiamoci anche la paste con i legumi, magari cucinata dalla nonna è più buona ed è ricca di calcio, fibre, proteine vegetali utilissimi per crescere
Ricordarsi che l’affetto va dimostrato con un abbraccio, e non il dolce
Imparate queste piccole regole, ogni nonno/a è un bene inestimabile e unico per i propri nipoti, da coltivare e da amare senza riserve.
Chambers S et al , Neneh Rowa-Dewar , Andrew Radley , Fiona Dobbie A systematic review of grandparents’ influence on grandchildren’s cancer risk factors
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