Vi e’ capitato di avere vertigini, naso che cola, o starnutire dopo un bicchiere di vino rosso, un panino al salame o un pezzo di cioccolato? Sebbene inizialmente potreste pensare ad un’allergia, in realtà la causa può essere invece una intolleranza all’istamina. L’istamina e’ una ammina biogena, regolarmente prodotta dal nostro organismo (in quanto svolge molte funzioni importanti per il sistema immunitario, digestivo e neurologico. E’ coinvolta nelle reazioni dei mastociti e neutrofili nella difesa di patogeni ma e’ anche un importante messaggero cellulare, portando stimoli da una cellula nervosa all’altra, entrando in gioco nella dilatazione dei vasi sanguigni e nella contrazione e rilassamento muscolare. L’istamina è inoltre coinvolta nella digestione dei grassi, nella emopoiesi, nella guarigione delle ferite e nella regolazione del sonno.
Oltre a quella endogena, noi introduciamo istamina anche con il cibo, e se si elevano troppo le sue concentrazioni nel corpo, si possono verificare alterazioni del ritmo cardiaco, fluttuazioni della pressione sanguigna e problemi neurologici.
In una persona sana, l’istamina viene scomposta principalmente da due enzimi, l’istamina-N-metiltrasferasi (HNMT) e la diaminossidasi (DAO il più importante, che e’presente nell’intestino tenue. I sintomi di intolleranza all’istamina possono verificarsi quando questo enzima non funziona correttamente. Se l’intestino non è sano, potrebbe non esserci abbastanza DAO per abbattere normalmente l’istamina. Quando si verifica un accumulo, si verificano anche i sintomi. Circa l’1% della popolazione soffre di una intolleranza all’istamina, che spesso presentano un deficit dell’enzima DAO, o per un difetto genetico oppure per condizioni quali la disbiosi intestinale, che ne riduce sensibilmente l’efficienza Livelli ridotti di DAO possono quindi spiegare perché i sintomi di intolleranza all’istamina sono più comuni nelle persone con disturbi gastrointestinali o patologie infiammatorie tra cui Morbo di Crohn, reflusso gastroesofageo (GERD), SIBO, IBS, celiachia, patologie epatiche.
Riducono l’attivita’ della DAO anche lo stress intenso o cronico e alcuni farmaci, teofillina, antibiotici, antidepressivi, antidolorifici, antipsicotici, inibitori di pompa per il reflusso-gastroesofageo
L’istamina inoltre può aumentare sotto lo stimolo di estrogeni, motivo per cui l’intolleranza all’istamina e’ spesso associata a crampi pre-mestruali, emicrania mestruale e a fibromi uterini. Durante la gravidanza, le donne che soffrono di intolleranza all’istamina, migliorano notevolmente la tolleranza in quanto la placenta secerne quantità molto elevate di DAO, l’enzima che la distrugge l’istamina.
Sintomi da intolleranza all’istamina
Le persone con intolleranza all’istamina, introducendo cibi che ne sono ricchi, possono manifestare un’ampia varietà di sintomi tipici delle reazioni allergiche, che compaiono nell’arco di circa 45 minuti dall’assunzione, e sono mal di testa, irritazione della pelle o diarrea, prurito diffuso, orticaria, asma e difficoltà di respiro, starnuti, irritazione nasale, congiuntivite, e arrossamento della pelle.
Come sapere se si e’ intolleranti all’istamina?
Mediante un prelievo di sangue si può valutare sia la concentrazione dell’enzima Diaminossidasi nel plasma (DAO TEST) sia la quantità di istamina, che può essere valutata anche nelle urine. Una concentrazione elevata di istamina nel siero e nelle urine accompagnata da una ridotta concentrazione e attività della DAO portano ad una diagnosi di intolleranza all’istamina.
Alimenti da evitare in caso di intolleranza all’ istamina
Esistono alimenti che contengono elevati livelli di istamina, ed alimenti che ne facilitano il rilascio, detti pertanto istamino-liberatori. Tuttavia i livelli di istamina possono variare molto anche nello stesso prodotto a seconda dello stato di invecchiamento ( ad esempio un formaggio) del suo tempo di conservazione, maturazione e contenuto di additivi.
In generale, gli alimenti che sono stati fermentati hanno il più alto livello di istamina, mentre gli alimenti freschi non trasformati hanno i livelli più bassi.
Alimenti ricchi di istamina sono i latticini fermentati, come formaggio (specialmente quelli stagionati), yogurt, panna acida, latticello e kefir verdure fermentate, come crauti e kimchi sottaceti o verdure in salamoia, kombucha, carni stagionate o fermentate, come salsicce, salame e prosciutto fermentato, vino, birra, alcol e champagne, prodotti a base di soia fermentata come tempeh, miso, salsa di soia e natto, cereali fermentati, come il pane a lievitazione naturale, pomodori, melanzana, spinaci, pesce congelato, salato o in scatola, come le sarde e il tonno, aceto, ketchup, tutti i cibi conservati.
Alimenti istamino-liberatori sono banane, cioccolato, fragole, papaya, ananas, frutta secca, alcool
Alimenti che bloccano l’enzima DAO alcol, the nero, bevande energetiche, the Mate
Diagnosi di intolleranza di istamina
La diagnosi di intolleranza all’istamina non risulta semplice considerando la sintomatologia molto simile a quelle di reazioni allergiche e altre intolleranze alimentari. Un approccio diagnostico è quello di andare a dosare, nelle persone che presentano sintomi riconducibili a questo tipo di intolleranza, sia la quantità di enzima Diaminossidasi nel plasma (DAO TEST) sia la quantità di istamina sierica e urinaria. Una concentrazione elevata di istamina nel siero e nelle urine accompagnata da una ridotta concentrazione e attività della DAO possono indurre alla diagnosi di intolleranza all’istamina.
Come trattare l’intolleranza all’istamina
Per ridurre la sintomatologia si possono assumere antiinfiammatori naturali, ribes nigrum, quercetina antistaminico naturale e stabilizzatore dei mastociti, Vitamina B e vitamina C, o assumere l’enzima DAO con i pasti.
Oltre ai trattamenti, risulta però fondamentale seguire una dieta eliminando i cibi ricchi di istamina per almeno 4 settimane, per poi procedere alla reintroduzione uno alla volta per testare quale viene tollerato e quale no.
E i Probiotici sono utili?
Non tutti i probiotici sono utili, esistono infatti ceppi come il S. thermophilusum producono istamina e ceppi che riducono l’istamina. Inoltre molto importante e’ il tipo di capsula e gli additivi utilizzati per il probiotico Tra i ceppi che sono consigliati per ridurre istamina, ci sono Bifidobacterium infantis, Bifidobacterium longum, Lactobacillus plantarum K-1 e L. plantarum LP299v, Lactobacillus rhamnosus GG (LGG®) e L. rhamnosus Lc705, Lactobacillus gasseri, Lactobacillus gasseri SBT2055. Lactobacillus salivarius – Bifidobacterium bifidum BGN4. E’ comunque sempre necessario rivolgersi ad uno specialista, che possa associare probiotico adatto e dieta di eliminazione.
Contribuiscono a risolvere l’intolleranza, una buona qualità del sonno, l’attivita’ fisica per 30-60 minuti al giorno, e tecniche di rilassamento, esercizi di respirazione, lo yoga e la meditazione
Kim MJ, Ku S, Kim SY, et al. Safety Evaluations of Bifidobacterium bifidum BGN4 and Bifidobacterium longum BORI. Int J Mol Sci. 2018;19(5):1422. Published 2018 May 9. doi:10.3390/ijms19051422
Kovacs, C. ProBiota Bifido – Histamine Reducing Probiotics for Mast Cell Activation Disorder and Histamine Intolerance. Lady of Lyme website. September 2017.
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